Jean Bérard (1908-1957)


  20 dicembre 2023

Jean Bérard, figlio dell’ellenista Victor Bérard e membro dell’École française de Rome (1933-1936 e 1939-1940) ha dato nuove basi allo studio della colonizzazione greca in Italia meridionale e in Sicilia, oggetto della sua tesi di dottorato di Stato (1941). È stato il primo a presentare in modo razionale e critico lo studio delle fonti letterarie antiche su questo fenomeno importantissimo nella storia del Mediterraneo. Ha saputo anche, nella seconda edizione del suo libro nel 1957 (anno della sua morte accidentale e prematura), cogliere le nuove prospettive aperte dalla ricerca archeologica. La sua opera scientifica è stata il fondamento di una nuova corrente storiografica.
Questo giovane francese di raffinata cultura, scoprendo l’Italia piegata dal fascismo, si legò ad intellettuali antifascisti italiani di primo piano come Umberto Zanotti Bianco, e diede uno sguardo allo stesso tempo spontaneo e meditato ma anche profetico sulla storia contemporanea dell’Italia nella sua « Storia del fascismo italiano » (1938) pubblicata con un pseudonimo e mandata al macero nella Francia di Vichy, su richiesta di Mussolini.
Appare quindi doppiamente legittimo vedere il nome di Jean Bérard associato fin dal 1966 a un Centro di ricerca del CNRS e dell’École française de Rome.

 Il percorso

Jean Bérard en 1932
  • Jean Bérard en 1932

Jean Bérard studia all’École Normale Supérieure e ottiene l’agrégation di lettere. Membro dell’École française de Rome dal 1933 al 1936 e poi dal 1939 al 1949, egli visita in questi anni i siti della Magna Grecia e dell’Africa del Nord.
Al suo ritorno in Francia, viene chiamato alla Facoltà di lettere di Nancy, e diventa poi assistante alla Sorbonne. Lavora allora sull’Odissea e stabilisce una cronologia più antica per la data della Guerra di Troia, proponendo una datazione più appropriata. La sua tesi sulla colonizzazione greca dell’Italia e della Sicilia nell’Antichità dà una nuova spinta alle ricerche sulla Magna Grecia, che confermano a mano a mano le sue tesi.
Dal 1952 al 1955, dirige gli scavi sull’isola di Cipro, a Neo-Paphos e a Ktima, dove, nella necropoli d’Iskendar, scopre tombe datate tra il II millennio e il II secolo a.C. Muore in un incidente stradale a Beaune, in Borgogna, nel luglio 1957.

 Gli scritti

  • Métaponte. Étude d’archéologie et d’histoire, 1936.
  • La Colonisation grecque de l’Italie et de la Sicile dans l’Antiquité, 1941, 2a edizione. 1957.
  • Bibliographie topographique des principales cités grecques de l’Italie méridionale et de la Sicile dans l’Antiquité, 1941.
  • Faire des hommes, objet, possibilités, méthodes de l’enseignement, 1946.
  • Les Hyksos et la légende d’Io, Recherches sur la période pré-mycénienne, 1952.
  • L’expansion et la colonisation grecques jusqu’aux guerres médiques, edizione postuma, 1960.

 
 

Jean Bérard en 1957
  • Jean Bérard en 1957

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