Italo Maria Muntoni, Priscilla Munzi, Claude Pouzadoux, Alfonso Santoriello (dir.)

Arpi riemersa. Dalla rete idrica alla scoperta delle necropoli (scavi 1991-1992)

Catalogo della mostra (Museo del Territorio di Foggia, 2021-2022)


  7 gennaio 2024


Dati bibliografici

  • Autor(i) : Italo Maria Muntoni, Priscilla Munzi, Claude Pouzadoux, Alfonso Santoriello (dir.)
  • Titolo completo del libro : Arpi riemersa. Dalla rete idrica alla scoperta delle necropoli (scavi 1991-1992) - Catalogo della mostra (Museo del Territorio di Foggia, 2021-2022)
  • Edizione : Claudio Grenzi Editore
  • Collezione : Hors série, N° Collezione : n°6
  • Anno di pubblicazione : 2021
  • Numero ISBN : 978-88-8431-808-4
  • Numero di pagine : 39
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  • Prezzo : 34,00 €
  • Disponibilità a CJB : disponibile
  • Questa pubblicazione non è ancora disponibile in edizione elettronica


 
Riassunto
La pubblicazione del catalogo della mostra omonima, allestita presso il Museo del Territorio di Foggia, è l’occasione per aggiungere una nuova pagina alla storia delle ricerche condotte ad Arpi e legate al grande lavoro portato avanti dall’archeologa foggiana Marina Mazzei. Si tratta anche di un’ulteriore tappa del progetto Arpi Project: abitare la città che ha coinvolto, dal 2014, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, il Centre Jean Bérard di Napoli e l’Università degli Studi di Salerno nelle ricerche sull’insediamento daunio allo scopo innanzitutto di precisare, attraverso il recupero dei dati delle ricerche pregresse e lo studio dei paesaggi rurali e urbani occorsi nel tempo, le dinamiche di occupazione e la destinazione d’uso degli spazi domestici e i rapporti tra l’abitato, le aree di culto e gli spazi funerari. Insieme ai quartieri abitativi, la topografia delle necropoli costituisce uno dei fenomeni più significativi della struttura di questo grande abitato. Negli ultimi anni le ricerche si sono concentrate sugli scavi realizzati nel territorio di Arpi in occasione dei grandi lavori pubblici condotti tra il 1969 e il 1992, in particolare durante la messa in opera della rete idrica del Consorzio di Bonifica della Capitanata, a partire dagli anni ’80.
La mostra presenta i risultati preliminari della ricerca condotta sulle tombe scoperte durante gli scavi effettuati dal settembre 1991 al marzo 1992, attraverso l’esposizione di una selezione di contesti funerari che copre un ampio arco cronologico compreso tra la seconda metà del VI e la prima metà del III secolo a.C.
 
Résumé
La publication du catalogue de l’exposition homonyme du Museo del Territorio de Foggia permet d’ajouter une nouvelle page à l’histoire des recherches sur Arpi que l’on doit en grande partie à l’œuvre de l’archéologue Marina Mazzei. Il s’agit également d’une nouvelle étape du programme Arpi Project: abitare la città, qui implique, depuis 2014, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, le Centre Jean Bérard de Naples et l’Università degli Studi di Salerno dans la reprise des recherches sur le site daunien. L’enjeu principal de cette nouvelle étape était de préciser, à travers l’analyse des anciennes données mises au jour couplée à l’étude des paysages ruraux et urbains, les dynamiques d’occupation, les modalités d’utilisation des espaces domestiques et les rapports entre l’habitat, les aires cultuelles et les espaces funéraires. Avec les quartiers d’habitation, la topographie des nécropoles constitue un des phénomènes les plus significatifs de la structuration de cette très grande agglomération. Au cours de ces dernières années les recherches se sont donc concentrées sur les fouilles réalisées sur le site d’Arpi à l’occasion des grands travaux publics réalisés entre 1969 et 1992, notamment pour la mise en œuvre à partir des années’80 du réseau hydrique du Consorzio di Bonifica della Capitanata.
L’exposition présente les résultats préliminaires des recherche menées sur les tombes découvertes pendant les fouilles effectuées entre le mois de septembre 1991 et le mois de mars 1992, à travers une sélection de contextes funéraires couvrant un arc chronologique compris entre la seconde moitié du VIe et la première moitié du IIIe siècle av. J.-C.